Laboratoriodididatticadellastoria

1、Laboratorio di didattica della storiaProgetto di lezione1TitoloChi sono gli Indios?Opionioni a conforonto 2DestinatarioClasse II di secondariadi I grado Attivit del I quadrimestre3Motivazione del tema e delle scelte didatticheIl tema particolarmente interessante in quanto costituisce uno dei capisal

2、di del percorso curricolare previsto dai programmi nazionali (vedi Indicazioni nazionali per la scuola del primo ciclo del Ministro Fioroni) e pertanto da inserire nella programmazione individuale di ogni docente.La rilevanza dellargomento, oltre lapertura che permette sulla colonizzazione (signific

3、ato della parola ed evento storico) e sulla rivalutazione delle civilt pre-colombiane, data anche dal fatto che porta gli alunni a ragionare su problematiche quali la cancellazione della memoria, i rapporti di forza che si instaurano tra le diverse popolazioni (in particolare tra vincitori e vinti)

4、e il concetto di impero.4FinalitIl docente predispone e sviluppa il percorso affinch gli studenti: acquisiscano una mentalit “cosmopolita” ed “interculturale”, cogliendo il valore e il rispetto dellaltro, fondamentale in unepoca in cui globalizzazione e multietnicit sono elementi sempre pi struttura

5、li della societ in cui viviamo; acquisiscano, attraverso lanalisi di fatti storici visti da diversi punti di vista, labilit di sapersi calare in un punto di vista diverso dal loro cogliendone limportanza.5ObiettiviLalunno conosce:il significato della denominanzione “Civilt precolombiane” alcuni dei

6、documenti che testimoniano lincontro tra le civilt europee e quelle amerindieLalunno sa:analizzare e mettere a conforto le fonti documentarie e interrogarle riscontrandone diversit e somiglianzedesumere informazioni da materiele di ricerca6Durata e articolazione delle attivitLa lezione stata pensata

7、 come attivit dentrata in un percorso intitolato “Alla scoperta delle civilt precolombiane: le Americhe nel XV secolo” che si propone di far acquisire al discente non solo conoscenze specifice circa il processo di colonizzazione ma soprattutto abilit nel saper analizzare fatti storici alla luce dell

8、e differenze delle pluralit dei punti di vista. Questo percorso prevede aver previamente studiato: il Rinascimento, le monarchie assolute e la nascita degli stati nazionali, le esplorazioni.Articolazione:Sezione dentrata (cliccare per aprire)Sezione centrale (cliccare per aprire)Sezione duscita (cli

9、ccare per aprire)7Sezione dentrataLinsegnante chiede agli studenti di annotare su post-it ricordi, idee e conoscenze che riguardino le popolazioni indigene dellamerica pre-colombiana. Gli alunni attaccano i post it su un cartellone intitolato “Le civilt precolombiane” che viene appeso in classe.Lins

10、egnante scrive alla lavagna il termine “pre-colombiane” (separando laffisso dall radice per evidenziare il significato letterale del termine) e chiede alla classe chi pu aver coniato questo termine e perch. La discussione deve far emergere che il termine esprime un determinato punto di vista che leg

11、ge e trasmette la storia di questi popoli solo a partire dalla loro scoperta da parte degli europei.8Linsegnate propone, per stimolare la motivazione degli studenti, due documenti da analizzare: “Queste sono le propriet degl indios per cui non meritano la libert” di T.Ortiz, relazione del 1524.“Demo

12、crates secundus de iustis belli causis” di J.G.de Sepulveda del 1545Linsegnante contestualizza i documenti e guida gli studenti allanalisi (doc1 - doc2). I risultati vengono trascritti in una tabella (fac-simile)Sezione centrale9ANALISI DELLA FONTEQueste sono le propriet degli Indios per cui non mer

13、itano la libertdi T. Ortis, relazione del 1524Contestualizzazione: documento cartaceo del 1524, scritto dal missionario domenicano Tommaso Ortis; si tratta di una violenta relazione sugli indigeni della terraferma, rivolta alle autorit spagnole2. Analisi interna: la fonte riporta la descrizione degl

14、i Indios, fornitaci da un missionario domenicano, che si snoda in un lungo elenco di aspetti negativi riguardanti il modo di vivere “bestiale” di questi uomini, definiti “asini, stupidi, dementi e insensati”3. Interpretazione: il breve passo, tratto dalla violenta relazione scritta dal missionario d

15、omenicano T. Ortis sulle propriet degli Indios, motiva le ragioni per cui le popolazioni indigene delle Indie meriterebbero di essere ridotte in schiavit. Il missionario le descrive come esseri bestiali, privi di giudizio e di qualsiasi regola di vita sociale. Si tratta di unanalisi limitata poich n

16、on supportata da conoscenze o testimonianze dirette: riassume in s il punto di vista degli europei conquistatori e portatori di una civilt superiore10ANALISI DELLA FONTEDemocrates secundus de iustis belli causis di J.G.de Sepulveda del 1545Contestualizzazione: brano tratto dallopera del 1545 dello s

17、crittore umanista spagnolo Juan Gins de Seplveda: “Trattato sulla giusta causa della guerra” (“Democrates secundus de iustis belli causis”). I destinatari sono pensatori ed intellettuali europei dellepoca impegnati nelle dispute umanistiche-teologiche sul diritto naturale delluomo. Il trattato scrit

18、to in spagnolo. La fonte contemporanea ai fatti descritti.Analisi interna: Lautore spagnolo sostiene linferiorit degli Indios (denominati “omuncoli”): i nativi americani vengono definiti inumani, rozzi, aggressivi, violenti, privi di cultura e di intelligenza; linferiorit delle popolazioni sudameric

19、ane attestata dal misero patrimonio culturale indiano scarno di documenti storici e di leggi scritte; la storia degli Indios attestata da povere fonti iconografiche.11Interpretazione: il giudizio negativo di Spulveda nei confronti delle popolazioni precolombiane si pone allinterno di una disputa, na

20、ta in seguito alle grandi conquiste, tra difensori e denigratori dei diritti degli Indios. Seplveda ritiene gli indios esseri inferiori rispetto alla razza umana: nel periodo delle prime spedizioni nel nuovo mondo, in Europa si diffonde unimmagine negativa dei nativi americani sostenuta dallo stesso

21、 scrittore spagnolo e da altri umanisti dellepoca, e avversata dai pensatori dellordine domenicano e da un altro importante pensatore del periodo, Bartolome de Las Casas. La tesi di Sepulveda, nel brano analizzato, rimarca e rende palese la sua avversione per le popolazioni indigene americane, dispr

22、ezzo supportato dalle pratiche, ritenute incivili, del cannibalismo e dei sacrifici umani agli dei. Da qui la convinzione della necessit della conquista delle Americhe per portare levangelizzazione. 1213Sezione duscitaLinsegnante raccoglie alla lavagna le impressioni degli studenti su quanto letto attraverso domande-stimolo: Cosa avete provato durante la lettura dei testi?Vi trovate a condividere le affermazioni? Perch li hanno descritti in